Talk To Me

24/09/2023

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Dopo un incipit fulminante (pare che il personaggio di Duckett sarà approfondito in un prequel di prossima realizzazione), la pellicola entra con un po’ di fatica nel cuore della storia, in attesa che le vicende decollino a dovere: è infatti la seconda parte del film a convincere di più, proprio per la piega cupa e malsana in cui scivolano gli eventi. I due australiani optano per una fotografia tetra e per delle spiazzanti impennate di violenza, queste ultime ben curate da effetti di tutto rispetto, anche se la tematica (a dir poco abusata) non offre grandi scappatoie e alla resa dei conti, ciò che resta sul piatto, è una controversa disamina sul divertimento delle nuove generazioni.
Pompato oltremisura per evidenti ragioni di mercato e (per quanto ci riguarda) ampiamente sopravvalutato, “Talk To Me” si rivela un prodotto discretamente riuscito e degno di rispetto, tuttavia lontano dall’eccellenza.
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