Tár

20/02/2023


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Questo miscuglio di vero e finto ad alcuni è apparso malsano…
anche perché parti della vita di Lydia Tár sono in prestito dalle biografie di vere direttrici d’orchestra: in primis dalla biografia di Marin Alsop, vera allieva di Leonard Bernstein, vera direttrice d’orchestra gay (come Tár), vera insegnante nei conservatori…
ma certamente Alsop non è la manipolatrice psicologica che è Tár, e non è quel diavolo di personalità disgustosa che porta al suicidio i suoi allievi da lei “irretiti” a livello sessuale e poi rovinati appena hanno detto no alle avances
questa è roba che faceva James Levine, non Marin Alsop…

e difatti Alsop si è arrabbiata col film: «prendete la mia vita, senza dirmi niente, senza coinvolgermi, e al personaggio, che “su di me” inventate, gli fate fare le porcate che faceva Levine: ispiratevi direttamente a Levine e lasciate in pace me!»

un argomento non male, condito anche con il retrogusto amaro di far fare a una donna le “cose sbagliate” che faceva un uomo: cioè fai finalmente un film su una direttrice donna e la fai stronza come un uomo! Se dovevi fare il film su un direttore d’orchestra lubrico perché non lo fai uomo?
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(Immagine via Wikipedia)





Fonte: Matavitatau
nel canale: cinema