The Boogeyman
05/06/2023

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Tra jump scare molto ben calibrati e lunghe sequenze di pura tensione (vedere quella che riprende la seduta psicanalitica della storia di King, e il modo in cui si conclude), Savage riesce a dare corpo al concetto di terrore infantile con un linguaggio che è allo stesso tempo semplicissimo e sofisticato. Conosce i meccanismi della paura e li applica uno a uno, ma riesce a muoversi in controtendenza rispetto alla sceneggiatura: la sua regia non è prevedibile, nemmeno in un PG13, nemmeno quando si tratta di fare il classico giochino del mostro annidato sotto al letto. Di conseguenza, molti spaventi proprio non li vedi arrivare e, per come le varie scene sono costruite, inquadrate e montate, c’è sempre un dettaglio o un momento in cui la sicurezza dettata da una storia priva di sorprese viene mandata a gambe all’aria da un Savage che le sorprese se le crea da solo.
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