THE GRAY MAN
29/07/2022

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Parlare di corpi invece che di persone è in questo caso non un vezzo critico, ma la realtà dei fatti (fumi, velocità d’azione e tipologia d’illuminazione concorrono a una vera e propria rarefazione dell’elemento umano), perché di Ryan Gosling in questo caso interessa quasi esclusivamente l’immaginario iconico (forgiato in maniera decisiva da Blade Runner 2049) e molto meno il talento d’attore. Alla stessa stregua è l’impiego della costar Chris Evans su cui però si riversa la curiosità dei fan, desiderosi – almeno loro – di vedere come se la cava l’attore americano nell’inusuale ruolo di Villain.
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