The VVitch (2015) L’opera prima di Robert Eggers, l’oscura strega nel bosco del New England
20/04/2022

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Il film trascende ovviamente il genere horror tradizionale (del periodo di allora sicuramente, in particolare quello mainstream) ritornando alla vecchia impostazione stilistica delle paure ataviche (quindi di folklore) dell’umanità, che opere come The Wicker Man hanno insegnato (senza contare lo stesso Mario Bava). Il suo impatto non è dato da paure, ma dall’effetto dell’ambiente e della scenografia. Ciò è rappresentato stilisticamente: dall’uso del film di un’illuminazione espressionista, dall’uso di diversi tipi di telecamera per tracciare limiti tematici, dal montaggio impiegato per nascondere l’orrore alla vista principale e dalla dissonanza sonora della colonna sonora che accompagna le scene strumentali. La trama del film ruota attorno a un conflitto psicologico, utilizzando una rappresentazione repressiva e patriarcale della società puritana e dell’oscura e cieca liberazione delle streghe. Il personaggio femminile principale, Thomasin (un battesimo di fuoco eccezionale per Anya), nutre desideri mondani che differiscono da quelli della sua famiglia convenzionalmente cristiana, brama di indipendenza, sessualità, accettazione e potere. Tuttavia, mentre suo padre e il Dio cristiano non riescono a soddisfare i suoi bisogni, Satana invece le parla personalmente, offrendole la soddisfazione terrena. Il conflitto simbolico tra civiltà e natura è presente anche in tutti gli aspetti del film.
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