Tra incubo e obliterazione: Olanda, 1945 di Massimo Palma

20/02/2023


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Alla fine ne escono due ritratti, diversamente inafferrabili: quello di Mangum, che dopo questo disco – il secondo per la band dopo il buon On Avery Island del 1996 – mise fine all’avventura Neutral Milk Hotel, quasi avesse raggiunto un risultato definitivo, totale, oltrepassando tutte le possibili mete a cui la sua arte avrebbe mai potuto condurlo, fino al fondo di sé; e quello di Anne Frank, nel suo aspetto più umano, provvista cioè della tavolozza di fragilità e tentazioni, di possibilità, (redi)viva nella sua dimensione di corpo negato, carne ed ectoplasma, spettro che infesta il presente sbriciolando il bozzolo consolatorio della narrazione ufficiale.
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Fonte: Pensiero secondario
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