True Ninja: intervista a Joey Ansah
11/08/2022

[…]
Passiamo alla domanda topica: che ne pensi dell’attuale scena action? Perché ci abbiamo messo così tanto tempo per arrivare finalmente a John Wick?
Beh, tanto per cominciare l’industria cinematografica non è guidata dalla creatività, ma dai soldi e dal basso rischio. E questo è il problema principale. Ad esempio: Van Damme era un attore di “serie B”, ma i suoi film uscivano comunque al cinema, perché a quei tempi costava poco farlo. Ora non è così, per cui i film che escono al cinema sono spesso solo quelli con grandi nomi, e non ci sono più film d’azione di “serie B”. Questo fin dai tempi di Matrix. È buffo se ci pensi, perché oggi diresti che Keanu Reeves è la soluzione, ma Keanu Reeves è stato anche la causa del problema… Quando uscì il primo Matrix, presero un attore che non era un marzialista e lo allenarono per sei mesi affinché potesse sembrare un marzialista convincente sullo schermo. E quindi Hollywood pensò “non ci servono attori action come Van Damme o Jackie Chan, prendiamo… Brad Pitt, o Tom Cruise, o chiunque vogliamo. Prendiamo un attore affidabile per le parti drammatiche, e semplicemente lo alleniamo nelle arti marziali”. E quindi quella fu la morte della star d’azione. È un buffo scherzo del destino quindi che ora sia proprio Keanu Reeves a riportare al successo il film d’azione duro e puro, con l’azione al primo posto e la recitazione al secondo. Ma c’è desiderio per quel tipo di cose, e finché fanno soldi Hollywood continuerà a farne. Sono trend, sono sempre dei trend. Ma è bello che siamo tornati all’action e a prendere registi che sanno come girare gli action e dare loro la possibilità di stare dietro la macchina da presa e fare film a modo loro. Guarda quello che sta facendo Sam Hargrave con Extraction (Tyler Rake), Gareth Evans con The Raid [The Raid ovviamente anticipa e ispira John Wick, ndr], quella è gente che capisce l’action.