“Un romanzo russo” di Emmanuel Carrère
09/12/2022

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Nonostante nessuno dei suoi familiari più prossimi sia nato in Russia, il russo è la lingua della mamma e del nonno materno, esule georgiano arrivato in Francia negli anni Venti e scomparso nel nulla alla fine della Seconda guerra mondiale. Il velo di mistero sulla vicenda è tenuto ben saldo dalla madre dell’autore, Hélène Carrère d’Encausse, donna di spicco del panorama intellettuale francese, membro dell’Académie, che gli proibisce di scriverne mentre lei è ancora in vita in quanto si vergogna a morte delle accuse di collaborazionismo ricadute sul padre. Naturalmente per Carrère la questione è troppo importante per fingere che non esista; decide, dunque, di gettare luce sull’ombra che tormenta da sempre lui e la sua famiglia, sperando di liberarsene una volta per tutte.
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