Vite che non esistono: sull’autobiografia femminile
06/05/2022

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Raccontarsi – ora mi sembrava chiaro – è per Ernaux un’impellenza improrogabile, un mezzo per costruire un’opera che non ha niente a che fare con la morbosa esposizione di un’intimità, ma mira alla chirurgica trasposizione della vita in arte.
Da questa evidenza parte L’evento della scrittura, il saggio di Sara Durantini edito da 13Lab che esplora le declinazioni dell’autobiografia femminile in tre capisaldi della letteratura francese: Colette, Marguerite Duras e la stessa Annie Ernaux. Partendo dal suo rapporto personale con l’opera delle tre autrici, Durantini traccia un percorso che abbraccia tutto il Novecento e che individua l’autonarrazione come mezzo per costruire un linguaggio condiviso della femminilità.
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