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Vysšaja Liga: l’ultima frontiera

04/11/2022


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Il campionato sovietico è stato molto di più di una competizione pedatoria, per molti anni fu il terreno di confronto tra nazioni ed etnie che volevano affermare la loro identità nei confronti di uno stato accentratore ed assolutista. Ogni partita era valido suggerimento al celeberrimo romanzo di Ŝolochov “Il Placido Don”, a memoria dell’eterna battaglia tra Rossi e Bianchi, a dimostrazione della fierezza e dell’orgoglio di genti desiderose di autodeterminazione agli occhi della fredda nomenclatura statale.

Vi prendevano parte squadre rappresentanti le varie repubbliche e regioni dell’Unione Sovietica, nell’ultimo atto i protagonisti rappresentavano una variegata moltitudine di popoli; cinque squadre russe tutte della capitale, cinque ucraine, una crimea, una osseta, una bielorussa, una uzbeka, una armena e una tagika. Fu una vera manifestazione internazionale giocata entro i confini dell’immensa federazione dei Soviet che, di lì a poco, cesserà di esistere.
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Fonte: Storie di calcio
nel canale: calcio